A fronte dell’insensata e spietata logica della guerra, in cui si deve uccidere e farsi ammazzare per gli interessi dei padroni, nulla di più logico e sensato dell’insubordinazione, la diserzione, la rivolta. Di queste storie narra questo quarto volume, episodi di un’umanità che dovette fronteggiare sentenze di tribunali, fucilazioni sommarie, decimazioni sul posto. Non a caso si cantava: “maledetto sia Cadorna, prepotente come d’un cane”.

Interpretazioni originali a cura di Lorenzo Valera e Livia Brambilla