“Da qui a cent’anni, quanno / ritroveranno ner zappà la terra / li resti de li poveri sordati / morti ammazzati in guerra, / pensate un po’ che montarozzo d’ossa, / che fricandò de teschi / scapperà fòra da la terra smossa!”. Così scriveva Trilussa, cent’anni fa, nel descrivere l’assurdità della guerra.

Ultimo episodio di questa rubrica sul “canto popolare contro la Grande guerra” in cui risuonano gli stornelli contro Cadorna e il dolore degli sfollati, il dramma dei prigionieri di guerra e l’amarezza dei reduci.

Interpretazioni originali a cura di Lorenzo Valera e Livia Brambilla, e con la partecipazione di Piero Lenardon