Lorenzo Mediano ci porta alle origini della civiltà, nella Mesopotamia alle soglie del Neolitico, quando l'umanità stava compiendo il passaggio epocale dalla vita nomade a quella sedentaria.

In questo scenario primordiale si svolge una storia di sopravvivenza, spiritualità e trasformazione che coinvolge una comunità alle prese con le prime forme di agricoltura e organizzazione sociale. Il romanzo esplora il ruolo fondamentale della figura femminile in queste società antiche, dove il culto della fertilità e della dea madre rappresentava il centro della vita spirituale.

Attraverso una narrazione intensa, l'autore ci fa immergere in un mondo dove mito e realtà si confondono, dove nascono i primi villaggi e con essi le prime gerarchie sociali, quando il matriarcato dominava la società. Un viaggio affascinante alle radici della nostra civiltà, che ci mostra come molte dinamiche umane affondino le loro origini in tempi remotissimi.