In questa puntata esploriamo "Mirage", il thriller psicologico di Edward Dmytryk che nel 1965 ridefinì i confini del noir metropolitano.
Gregory Peck interpreta un uomo che si risveglia in un grattacielo di Manhattan senza memoria, inseguito da killer misteriosi e incapace di distinguere realtà da illusione. Accanto a lui, un Walter Matthau in uno dei suoi ruoli più ironici e memorabili, mentre la macchina da presa trasforma New York in un labirinto di vetro e acciaio dove ogni angolo nasconde un frammento di verità perduta.
Dmytryk orchestra un crescendo di suspense che anticipa tecniche narrative poi diventate classiche del genere, in un film che dialoga con Hitchcock ma trova una propria identità unica.
Il regista, grazie all'uso claustrofobico degli spazi urbani, crea quella sensazione di vertigine esistenziale che rende questo thriller un'esperienza cinematografica ancora oggi sorprendentemente moderna e inquietante.
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